
Passeggero Marocco
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Il passeggero può scegliere se viaggiare in moto o sfruttare uno dei nostri 4×4
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Appena arrivati all’aeroporto di Marrakech raggiungerete con il bus navetta di RUN x FUN o con un taxi l’hotel LE RELAIS dove troverete le vostre moto operative per la partenza del giorno dopo e dove incontrerete tutto lo staff che ci seguirà durante i giorni del viaggio.
Cena a bordo piscina e per iniziare ad assaporare clima e cibi locali: l’hotel si trova a pochi chilometri dall’aeroporto così da poter essere raggiunto, anche in autonomia, da parte di tutti i partecipanti, indipendentemente dall’orario di atterraggio dell’aereo in Marocco.
Da Marrakech partiremo in direzione Ouarzazate attraversando l’Atlas ovvero la principale catena montuosa del Marocco con alcuni tratti di asfalto in quanto, nella parte centrale, non sono più presenti tratti sterrati che non siano stati asfaltati.
Le cime dell’Atlas misurano più di 3000 m di altezza e non è escluso che, in alcuni tratti, potremo vedere la neve sulle cime più alte: panorami strepitosi ci accompagneranno per tutta la tappa ed il passare delle ere sarà chiaramente visibile sul fianco delle montagne che attraverseremo.
La tappa di oggi si snoderà lungo una pista all’interno di un infinito canyon e ci sembrerà di essere stati proiettati in un altro pianeta.
Il fondo sassoso e gli stretti tornanti renderanno le velocità medie di guida decisamente basse così potremo godere al meglio dei panorami che ci si presenteranno davanti.
l termine “deserto” se pronunciato da chi non ha mai guidato una moto su fondi naturali può essere sinonimo di “arido” ma per voi, appassionati di natura e guida in luoghi selvaggi, sarà una delle emozioni più forti che potrete provare.
Il termine “mal d’Africa” è tipico di chi, dopo essere stato parte di una natura così forte ed incontaminata, non potrò più farne a meno.Libertà, vista a perdita d’occhio, assenza di limiti e mancanza di vincoli saranno un po’ delle sensazioni che proverete durante questa indimenticabile tappa.
Salire e scendere dagli altopiani marocchini sarà il gioco di oggi con variazioni altimetriche da brivido: un brivido che vi accompagnerà durante tutta la giornata per una tappa memorabile.
Oggi, dopo 3 giorni di guida sugli sterrati marocchini, vi sentirete veramente dei rallisti alle prese con la navigazione e l’orientamento fra decine di piste differenti.
La tappa di oggi sarà relativamente breve per consentirci di recuperare le forze e le energie che avremo speso nei giorni passati pur percorrendo una lunghissima pista fra le montagne che vi riserverà emozioni uniche in relazione a quello che vedrete.
La tappa è intitolata all’immenso Jordi Arcarons perché, durante le ricognizioni, in una specie di slargo a metà della pista, me lo sono trovato davanti che, vestito in perfetto “enduro style” accompagnava un gruppo di tranquilli spagnoli in moto: non potevo certo nominarla in altro modo la tappa odierna se non con il nome di uno dei più grandi piloti di tutte le Dakar ;-)
Altre piste sul fianco del basso Atlas ed altri panorami che non stancheremo mai di guardare e di vivere pensando che, sui sassi dove stiamo guidando, ci sono passati i più grandi piloti della Dakar di tutti i tempi e si sono svolte battaglie epiche per il trionfo alla fine dello storico rally.
Di nuovo proiettati nell’alto Atlas ci si dirigerà verso Marrakech con il cuore pieno di ricordi che rimarranno scolpiti anche nella nostra mente.
Vi state lasciando alle spalle quello che non potrete trovare solitamente durante la guida della vostra moto, a casa, ma quello che sarà importante è il poter dire: io c’ero e l’ho fatto!
Mattinata dedicata all’eventuale visita della medina, del centro storico, dei mercati che caratterizzano il centro città e successivo ritorno all’aeroporto di Marrakech con una delle navette specifiche per il rientro presso le proprie sedi (l’aeroporto è a pochi Km dal centro quindi sarà raggiungibile in pochi minuti).
Questa cicogna ci ha salutato la mattina in cui siamo partiti, dopo le ricognizioni, e ci piaceva condividerla con voi, perché la cicogna, porta sempre fortuna!
Ritrovo all’aeroporto di Tunisi dove i partecipanti si dirigeranno con minibus o taxi verso il Grand Hotel LA KASBAH di Kairouan dove ceneremo e pernotteremo, dopo aver salutato e preparato le moto che useremo dal giorno successivo. La sera incontreremo Stefano Fazzini “il professore” e le altre guide che ci scorteranno per tutto il viaggio a bordo dei veicoli 4×4 oltre a tutti gli altri appartenenti allo staff che, con i loro preziosi veicoli, renderanno piacevole e più sicuro tutto il nostro viaggio.
A Kairouan i partecipanti troveranno le loro moto pronte per affrontare la prima tappa di trasferimento su un bellissimo misto di piste di montagna ed asfalto. Partenza con relativa calma per la prima tappa in direzione Tozeur dove pernotteremo e trascorreremo la notte di capodanno in un caratteristico locale tunisino.
Pranzo a base di carni cotte alla brace negli autogrill locali … hihihi, ci sarà da ridere ed è solo l’inizio!
Si parte presto per la prima delle magnifiche escursioni nelle oasi di montagna di Tamerza, al confine con l’Algeria, dove faremo uno spuntino a base di pizza berbera, in un canyon con cascate, degno di un set cinematografico.
Dopo la sosta caleremo nella valle sottostante e percorreremo la pista di Rommel (2WW) della quale non voglio parlarvi perché solo il vedere di persona il panorama che troveremo, riuscirà a creare le reali sensazioni.
Nel pomeriggio faremo nuove conoscenze: prima con la sabbia e poi con il primo chott che costeggeremo a sud, per arrivare ad uno dei luoghi dove è stato girato “Guerre stellari” dove, dopo una rapida visita, potremo iniziare a giocare sulle prime dune di sabbia del viaggio, per migliorare il feeling e per affinare le tecniche di guida sulla sabbia.
Oggi tappa da “giovani marmitte” perché dirigeremo verso Douz tentando di attraversare lo chott più grande della Tunisia, lo chott El Jerid.
L’attraversamento dello chott sarà possibile solamente con determinate condizioni meteo pregresse, ovvero l’assenza di pioggia da almeno 5/6 settimane; diversamente lo chott diventa vorace come se fosse una immensa distesa di sabbie mobili capaci di imprigionare qualunque mezzo e dovremo aggirarlo con un itinerario alternativo.
Cena e pernotto a Douz (la porta del deserto) in un rilassante ed infinito palmeto, tipico della zona.
La tappa di oggi prevede che il gruppo dei partecipanti venga diviso in due blocchi: le moto più leggere, con una specifica guida, attraverseranno le dune di sabbia mentre, il gruppo delle moto più pesanti, con un’altra guida, si dirigeranno verso la fine della tappa, percorrendo un itinerario con fondi più stabili per evitare di affogare nelle sabbie morbide tunisine.
Nel pomeriggio arriveremo in un’oasi dove potremo fare le “paperelle” nei famosi laghetti di acqua calda di Ksar Ghilane, ripercorrendo una delle tappe della Parigi Dakar che nel 1989 attraversò la Tunisia per dirigersi nei grandi deserti della Libia.
Un numero infinito di dune di sabbia ci accompagneranno per tutta la tappe rendendo affascinante il paesaggio che ci circonderà fino all’arrivo.
Per chi non ha mai guidato sulla sabbia, oggi ci sarà un bell’esame: dopo l’assaggio dei giorni precedenti, oggi dovremo attraversare un Erg sabbioso che, di sicuro, ci metterà alla prova ma, vi garantisco, che lo spettacolo del deserto che ci apparirà davanti, giustificherà tutti i nostri sforzi ed il sudore della mattina.
La guida sulla sabbia è la cosa più strana ed innaturale che un motociclista possa tentare ma, con la voglia di imparare ed un po’ di caparbietà, la soddisfazione sarà infinita.
Cena e pernotto in un resort dotato di tende berbere di lusso, con bagno interno ed aria condizionata, che sarà il giusto compenso per le fatiche della giornata.
La mania del “continuo asfaltare” ha portato al quasi completo abbandono della pista di Leclerc (2WW) in quanto, gli abitanti della zona preferiscono, ovviamente, percorrere li “pipe line” asfaltate che costeggiano i gasdotti, piuttosto che le piste sassose dei Jebel locali.
Ma noi, testardi più dei muli, non solo abbiamo ritracciato la pista ma abbiamo trovato anche una variante “tosta” che potremo, eventualmente, cercare di percorrere, considerando che, durante le ricognizioni con un 4×4 vero, non siamo riusciti a passare.
Giornata nel complesso “soft”, viste le fatiche di ieri, con arrivo a metà pomeriggio per consentirci di visitare la vecchia Chenini scavata interamente nella roccia e Tataouine, situata a soli 50 Km dalla Libia, ovvero il punto più ad est del nostro viaggio.
Partenza sul prestino per la tappa marathon che ci attende oggi: da Tataouine percorreremo la pista nella zona degli Ksour e, lungo la strada, incontreremo prima moltissimi pozzi d’acqua poi una suggestiva serie di pozzi petroliferi e stazioni di pompaggio di gas.
La pista che ci aspetta in questa tappa seguirà l’andamento di due dorsali montuose, creando una sinuosità entusiasmante sui fianchi di montagne dove, molte ere geologiche, hanno lasciato il segno del loro passaggio e dove sarà evidente l’antica presenza di molti laghi che, nel tempo, sono lentamente spariti.
Dopo aver pernottato negli affascinanti alberghi scavati nella rocca di Matmata, affronteremo la penultima tappa di avvicinamento a Tunisi, con attraversamento delle catene montuose del centro della Tunisia e successivo trasferimento via asfalto, con arrivo a metà pomeriggio al Grand Hotel Kasbah di Kairouan per una meritata lunga sosta nella spa dell’albergo.
Mattinata dedicata all’eventuale visita della medina e della grande moschea (una delle più grandi ed importanti di tutto il Maghreb) e successivo ritorno all’aeroporto di Tunisi con una delle navette specifiche o a mezzo taxi, in funzione degli orari di decollo degli aerei.
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